Mi fa male il cuore che batte,
che mi pulsa sotto la trachea e mi pesta lo sterno.
Forse non è il mio.
Non va d’accordo con gli altri organi; è come se cercasse di causare un conato
che lo vomiti fuori di me. La mia cassa toracica gli sta stretta.
Proprio durante un dieci marzo come oggi, settecentoundici anni fa, Dante Alighieri
fu esiliato da Firenze. Forse questo muscolo cardiaco che mi sale per la gola ha subito la medesima condanna.
Mi sa che oggi ho il cuore di Dante in un corpo ghibellino. O, magari, non ho digerito.
Nessun commento:
Posta un commento