domenica 22 giugno 2014

Cannibalismo

Vivere
secondo un oroscopo
da deridere:
persone
che vanno bene
che non vanno bene
adatte
non adatte
compatibili
incompatibili
come fossimo cavi usb.
Usarci
potendoci ricomprare
potendo cambiare modello
e rimetterci sul mercato al costo di un sms al
quattro-otto-quattro-fattene-una-ragione
che ci dica
se
andiamo bene;
controllo qualità della nostra azienda
per cannibali.
Siamo vegani
ma gli uomini li mangiamo,
siamo ambientalisti
siamo ecologisti
ma di umani ci strafoghiamo:
idee poco inquinanti
poco inquietanti
sentire a basso consumo
persone ad alta digeribilità
per fottere – forse
per fottercene
per fotterci.
Realtà di pixel
facendo l’amore a chilometro zero
con una webcam.
Vivere spolpa
se lo si fa bene;
noi cerchiamo di sopra-vivere
di sopravviverci.
Ma io non voglio
non voglio sopravvivere
io non mi accontento di questo cannibalismo
educato. Io mi incazzo e
maleducatamente
vi mando affanculo.
Non ho nessuno di ultraterreno
per cui risparmiarmi.
Io scelgo di esistere:
sentire è sempre sentire forte
ogni incontro uno scontro
ogni graffio uno squarcio
ogni volta una svolta
il coraggio di avere coraggio
con fragilità.
Vivere
e rischiare di
morirne
con la voce che trema
i capelli spettinati
i segni dei ricordi sul corpo
il peso dell’incapacità di scordare
e la beffa di rinascere
dopo ogni catastrofe.
Nessuna garanzia.
Nessuna assicurazione di
sentire
sapere
pensare, ma non troppo.
Solo il cosmo
addosso
e dentro
caos