giovedì 2 settembre 2021

Come gli amori più disperati, agosto sembra sbagliato finché non finisce.
I posti che diamo per sicuri, chiusi, blackout, zanzare, sudore, il sole bruciante, caldo troppo caldo. Le città troppo grandi vuote, piene le città troppo piccole, finestre spalancate che non filtrano le vite dei vicini e nemmeno i cibi che cucinano. Le vacanze, le vacanze nostre, brevi incerte scomode, le vacanze dei vicini, sempre più verdi, fotogeniche, le vacanze degli influencer, ingiuste, e le vacanze in potenza, che riposano nello stesso posto dove teniamo i buoni propositi, insieme agli amori più disperati. Le lentiggini, i ghiaccioli, l’olfatto amplificato fra i profumi degli sconosciuti. Vestiti leggeri. 
L’estate esagera, ogni volta. 
Ora è nostalgia.
Nove mesi per imparare a sbagliare meglio, prima di spogliarci di nuovo.
Sotto le giornate che si accorciano e i vestiti che si allungano, osare ripetersi che l’estate è prossima. E la prossima estate, promettiamo, la ameremo prima che sia troppo tardi.