Se la testa si fa labirinto, esci.
Se necessario, fingi di essere normale. In ogni caso, vestiti.
Hai assaggiato la carne di cavallo: ti piace. La te che ha fatto sei anni di equitazione è sotto shock in un angolo, forse della testa, forse dello stomaco. Comunque fa’ la signorina, tieni per te qualsiasi battuta su Cicciolina.
Puoi ancora uscire alle quattro da un locale e andare a mangiare un panino lurido con patatine fritte. Occhio però al freddo.
Ricordati i guanti.
Ricordati che hai un’auto in cui il tasto per disappannare il lunotto consiste in te che scendi e cerchi di sgelare il vetro da fuori.
Ricordati che non è una buona idea farlo a mani nude. Nemmeno a bestemmie.
Hai parcheggiato dopo il passo carraio.
Il superpotere dei quasi astemi è che ti basta un gin tonic per pensare meno. Dopo due, inizi a ricordare meno automaticamente come si torna a casa. Dove. Quando. Perché.
Ballare è meglio di parlare.
Sudare però è meglio d’estate.
Se domani ti svegli raffreddata, non farti gaslighting: è tempo di tornare a rischiare di ammalarsi in cambio di una bella serata.
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