lunedì 11 aprile 2022

La barra lampeggia sul foglio elettronico come una bradicardia: vi siete mai chiesti quante volte riappare e sparisce?
Io no.
La risposta è sessanta al minuto.
Fuori il cielo è turchese, le persone praticano attività che fino a un anno fa erano vietate: vanno al parco insieme, si ammassano, si toccano. Dentro, qualcuna sta perdendo i suoi anni migliori davanti al computer.
Vorrei poter dire che non sono io, che adesso che ho letto tutti i libri e guardato tutte le serie tv, ho finalmente imparato che la vita è una ed è mia e ora mi vesto, ma subito, poco, perché la primavera mi guardi là fuori, mi scaldi la pelle pallida e mi ricordi che sono giovane, anche quando invece mi sento solo stupida e prendo la carrozza, il diadema e pure i guanti da cavallo, che mi fa sorridere pensare che a conoscermi oggi nessuno direbbe che ho fatto sei anni di equitazione, infatti in pochi lo sanno, in pochi si accorgono che abbiamo la fortuna di vivere molteplici vite in una, e prendo anche un mazzo di fiori e vado a cercarmi uno spasimante, con cui riempire le giornate e le stanze e i parchi e far finta di sposarci, ma ogni giorno in un film diverso, con una persona diversa. Perché il problema è la noia, è sempre stata la noia e il coraggio di contraddirla.
Per fortuna è arrivata la primavera a ricordarmelo. 

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